.

Materazzi avverte: "I playoff vanno affrontati tutti uniti. Un'eliminazione sarebbe un fallimento"

di Giorgia Zuddas

La Nazionale di Gennaro Gattuso si prepara a una delle sfide più delicate del suo percorso recente: il playoff contro l'Irlanda del Nord, primo passo per provare a tornare al Mondiale dopo due edizioni di assenza. In caso di successo, gli azzurri affronteranno la vincente tra Bosnia e Galles, un cammino tutt'altro che semplice.

Secondo Marco Materazzi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'Italia dovrà presentarsi a questi appuntamenti con compattezza e spirito di sacrificio, senza mai dare nulla per scontato. Il monito dell'ex difensore riguarda soprattutto l'approccio mentale: contro avversarie capaci di punire ogni minima disattenzione - come accaduto nella deludente gara con la Macedonia - servirà massima concentrazione e la capacità di giocare liberi dalla paura.

Materazzi non vuole neanche ipotizzare un nuovo fallimento, evidenziando quanto sarebbe grave per l’intero movimento calcistico italiano mancare la qualificazione per la terza volta consecutiva: "Un fallimento dell’Italia calcistica e soprattutto del sistema. Se non ci si qualifica per tre edizioni consecutive qualcuno dovrebbe alzare il braccio e dire: 'Scusate, tolgo il disturbo perché non sono in grado'".

L'ex campione del mondo, infine, ha poi ricordato lo spirito con cui il gruppo del 2006 affrontò la competizione: non da favorita, ma con un'identità molto chiara, fatta di compattezza, amicizia e qualità. "Pensava solo a scendere in campo compatta in ogni partita. Era una squadra di amici che stava bene insieme. E poi aveva grande qualità".


Altre notizie
PUBBLICITÀ