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Italia, Locatelli: “Mancini aveva delle idee e io altre. Qualcosa si era incrinato”

di Paola Pascalis

Manuel Locatelli, centrocampista della Nazionale, ha risposto alle domande dei giornalisti nella sala stampa di Coverciano. Queste le sue parole, riprese da TMW:

Che impressione ti ha fatto Spalletti?
"Tornare qui è sempre un onore, una gioia. Tutti noi abbiamo questa responsabilità: c'è un mister nuovo e tutti noi abbiamo voglia di conoscerlo e anche lui deve conoscerci. C'è energia ed entusiasmo, siamo tutti molto carichi". 

Con che spirito torni in Nazionale?
"E' stupendo essere sui muri di Coverciano, l'Europeo è un sogno che abbiamo realizzato ma ormai è il passato. Sono felice di essere di nuovo qui dopo un anno, sono molto felice". 

Che parole sta usando Spalletti per motivarvi?
"Il mister ha parlato di attaccamento alla maglia, il suo discorso ci ha emozionato". 

Che sentimento hai nei confronti di Mancini?
"Va ringraziato per l'Europeo, poi le cose sono andate così e ora basta... C'è il futuro da affrontare". 

Sei lanciato per essere un play con Spalletti?
"C'è stato un cambiamento nel mio modo di giocare, mi sto specializzando qui e sono felice di questo. Sono cambiate tante cose, ma sono molto felice di questo". 

Come ti sei spiegato le esclusioni di questo anno?
"Quando c'è una mancata convocazione la prima colpa è mia, il primo esame lo devo fare su me stesso. Poi ho parlato con Mancini, lui aveva delle idee e io altre. Qualcosa si era incrinato, ma va bene così". 

Come cambia l'Italia con Spalletti?
"C'è già una idea, una impronta di ciò che vuole fare il mister. Ci sta facendo vedere molte cose, cambieranno alcune cose. Dobbiamo seguire ciò che ci dirà e lo faremo". 

Come commenteresti questo tuo ritorno?
"Ho imparato molte cose, non bisogna mai dare nulla per scontato. Tutto si conquista col lavoro, con la determinazione. In questi anni ho avuto modo di maturare e riparte tutto da lì, dalla voglia e dalla determinazione. Lo scorso anno alla Juventus abbiamo vissuto un anno complicatissimo, ora alla Juve stiamo vivendo una situazione migliore".

Che gara ti aspetti sabato?
"Sarà una partita difficile, in campo internazionale sono sempre gare difficili. Loro sono molto bravi sulle seconde palle, dobbiamo stare attenti su tante cose. La cosa più importante è la vittoria ma altrettanto importante è la voglia di giocare".

Quanto senti che ti manca in quel ruolo per una completa realizzazione?
"Quello è uno dei ruoli più determinanti, devi essere bravo a mantenere l'equilibrio della squadra. Abbiamo fatto un solo allenamento con lui, ma sicuramente cercheremo di seguirlo. Io questo ruolo posso farlo, un passo che devo fare nel club è arrivare di più alla conclusione. Mi sto divertendo, ma ho giocato lì anche il primo anno alla Juventus in mezzo al campo e ormai ho disputato lì un bel po' di partite. Mi sto divertendo". 

Quanto il passaggio da Mancini a Spalletti può rivelarsi positivo per ridare slancio a una Nazionale che aveva perso entusiasmo?
"Dobbiamo viverla così, i cambiamenti dobbiamo vederli in maniera positiva. E' arrivato un grandissimo allenatore, deve esserci entusiasmo nell'indossare questa maglia che non può essere mai un peso. Questa voglia di vincere non dobbiamo mai perderla, il cambiamento dobbiamo viverlo in maniera positiva".  

Quale sarà l'impostazione tattica?
"La sua impostazione è un 4-3-3. poi quando si va a pressare o altro... Quello si vede di partita in partita".

Cosa pensi dell'assalto dell'Arabia? Tu come avresti reagito a una eventuale offerta saudita?
"Sono scelte difficili da giudicare, devi trovarti nella situazione. Ora il calcio è tutto in cambiamento, è arrivata l'Arabia ma giudicare non serve a nulla. Ognuno deve trovarsi nella situazione e poi prendere una decisione". 

Cosa è cambiato per te da quando eri nelle Under?
"Innanzitutto sono diventato genitore ed è la cosa più bella della vita, poi ho una moglie fantastica. Sono molto felice di avere questa famiglia".


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