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Italia, Gattuso: "Orgoglioso di guidare la Nazionale. Ci servirà tanta concentrazione”

di Martina Musu

Rino Gattuso ha tracciato un primo bilancio dei suoi sei mesi alla guida della Nazionale in una lunga intervista rilasciata a Vivo Azzurro TV, soffermandosi anche sull’appuntamento decisivo dei playoff di marzo che valgono la qualificazione ai Mondiali.

Il ct ha raccontato le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare l’incarico:

«Quando mi è stato proposto di diventare ct ho detto subito di sì, senza ponderare pro e contro. Ho accettato e non me ne pento, sono orgoglioso di rappresentare il mio Paese. Mi sento un uomo fortunato, un privilegiato: allenare l’Italia è un’opportunità che milioni di persone vorrebbero avere. Ho tanta responsabilità, ma ho imparato a conviverci fin da bambino. A dodici anni, a Perugia, sapevo che non potevo tornare a casa senza rischiare di fallire. Da allora ho sempre convissuto con la pressione, e ora voglio dare il massimo per regalare con i miei ragazzi una gioia all’Italia intera».

Gattuso ha poi analizzato il rendimento della squadra nelle prime sei partite:

«Sapevo di aver preso una grande responsabilità, non sarebbe stato facile. Tranne nell’ultima gara, in cui abbiamo sofferto nel secondo tempo, i ragazzi hanno sempre dato tutto. Ho trovato un gruppo con mentalità positiva, senso di appartenenza e grande dedizione. Penso che questo si percepisca».

Infine, lo sguardo è già rivolto ai playoff di marzo, con la semifinale contro l’Irlanda del Nord e l’eventuale finale contro Galles o Bosnia:

«Non dobbiamo ripetere gli errori di quattro anni fa con la Macedonia del Nord. Nel calcio moderno non esistono partite facili, qualsiasi avversario può metterti in difficoltà. L’importante è saper reagire e mantenere continuità per novanta minuti. Tra tre mesi ci giocheremo qualcosa di molto importante, e tutta la nazione ci sta aspettando. Dovremo arrivarci con la giusta mentalità e l’orgoglio di rappresentare il nostro Paese e questa maglia».


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