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Cuomo (Telelombardia): "In Coppa Italia l’eliminazione dell’Inter facilita al Milan la strada verso Roma"

di Redazione TuttoCagliari

Michael Cuomo, giornalista per TeleLombardia,  è stato intervistato da Milannews.it. Le sue parole:

Che voto dai al 2023 del Milan?

"Faccio mia la sufficienza di Pioli, alla quale aggiungerei un asterisco scolastico. Ci sono alcuni numeri sconfortanti, ma i veri dati negativi sono tre: il primo è che ai punti in campionato lo scorso anno sei arrivato dietro Inter e Juve, l’altro è il grande tema infortuni, ultimo ma non ultimo il passivo nei derby. Di contro c’è che hai fatto una semifinale di Champions League, in questo momento non hai mai messo in discussione la qualificazione alla prossima perché non sei mai sceso dal terzo posto, ti sei giocato alla grande un girone difficilissimo e hai la possibilità di giocarti bene due competizioni: Europa League e Coppa Italia".

E un giudizio su Pioli?

"Dall’esterno paga due cose: la questione infortuni e qualche risposta uscita male, o fraintesa, nelle interviste che poco è piaciuta agli stessi tifosi. Però, è anche vero che non ha quasi mai messo in discussione gli obiettivi aziendali che gli sono stati richiesti dall’alto. Nel calcio essere una brava persona non sempre paga: avrebbe più di un motivo per smarcarsi da qualche critica sottolineando, a mio avviso, responsabilità altrui, come altri suoi colleghi fanno neanche a ragion veduta, ma non è nelle sue corde".

Il 5-0-5 visto contro il Sassuolo non è una novità per il Milan di Pioli: saresti, però, per un atteggiamento tattico più equilibrato?

"Io opterei su un atteggiamento tattico più equilibrato e più prudente, ma credo lo farà anche Pioli. Un conto, con tutto il rispetto, è affrontare il Sassuolo, un altro contro è vedersela con chi ha individualità più forti e pericolose. Sabato sera, intanto, ha pagato. Il Milan non avrà giocato benissimo, ma ha vinto. Magari altri anni giocavi meglio e poi non vincevi…".

Sono stati ingenerosi i fischi a Leao?

"Assolutamente sì. Che debba fare di più è fuor di dubbio, l’ho anche fatto notare a Pioli nella domanda alla vigilia. Da qui a fischiarlo… Leao è il più forte, insieme a Maignan, della rosa. Sono gli unici che possono determinare da soli partite e risultati. Si percepisce che il problema di Leao oggi sia una gamba più scarica che l’atteggiamento, quindi più che fischiato credo debba essere aspettato".

Il mercato estivo sta rendendo al di sopra, al di sotto o in linea con le aspettative?

"L’elemento da cui ci si aspettava qualcosa in più è Chukwueze: per la durata della trattativa, per quanto è costato, per l’entusiasmo che si era generato attorno a lui. Ma tutto sommato il mercato del Milan sta rendendo come mi aspettavo: sono tutti giocatori più o meno giovani, costati più o meno 20 milioni, giocatori giudicabili più sul lungo periodo che nell’immediato. Se questa prima parte possiamo definirla una premessa, a me sembra una premessa positiva".

Cosa ti aspetti dal calciomercato di gennaio del Milan?

"Senza spese folli, senza comprare tanto per farlo. Abbiamo capito che in ogni stanza di Milanello e Casa Milan si abbia la sensazione, la convinzione di dover intervenire, ma difficilmente il modus operandi del Milan porterà ad acquisti utili soltanto da qui a giugno, fatta eccezione del ritorno di Gabbia, che però era già tuo. Io credo che il miglior colpo di mercato del Milan sia tornare il prima possibile ad avere tutta la rosa a disposizione: pensate in Champions, contro il Borussia non hai i cambi e crolli, a Newcastle puoi cambiare e la ribalti".

Chi potrebbe non arrivare subito è la punta: Jovic può fare il vice Giroud per altri sei mesi?

"Di sicuro ha fatto più di quello che mi aspettavo, che era molto poco. Non tanto per il giudizio sul giocatore, quanto sull’operazione: il modo con cui è arrivato mi è sembrata la traduzione del “piuttosto che niente, meglio piuttosto”. Ecco, per essere Piuttosto, ha già portato punti e non è poco. Citavo prima il Borussia: anche lì era stato l’unico a metterci qualcosa in più nella ripresa. Tornando alla domanda: per questi 6 mesi, considerando la classifica e le competizioni che affronterà il Milan, Jovic può bastare. A giugno, però, non servirà solo un nuovo Jovic ma anche un nuovo Giroud, inteso come attaccante titolare e sua affidabile riserva".

Il ruolo di Ibrahimovic: quale sarà? Può essere d'aiuto al Milan?

"La conta delle presenze all’appello me l’aspettavo, ma non credo sia in linea con il suo ruolo. Se Ibra avesse voluto occuparsi di Milan h. 24, 7 su 7, allora avrebbe trattato per un ruolo in organigramma. Non va confusa l’intelligenza con il suo essere “invadente”: non entra e cambia tutto, ma col passare del tempo sicuramente il suo lo dirà e sarà sempre un bene per il Milan poter agire anche con il suo punto di vista. Alla fine, sarà un caso, ma il periodo migliore del Milan di Pioli va da Bergamo 5-0 alla Semifinale di Champions League contro l’Inter. Prima e dopo, Ibra non c’era e non c’è più stato".

Domani esordio del Milan in Coppa Italia: i rossoneri devono puntare a vincerla più degli altri anni?

"E anche l’Europa League, che passa sì dalle urne di Nyon, perché lo scorso anno abbiamo visto quanto il sorteggio abbia permesso alle italiane di sognare, ma fatta eccezione per il Liverpool, contro tutte le altre il Milan può giocarsela almeno alla pari. E poi in Coppa Italia l’eliminazione dell’Inter ti facilita la strada verso Roma. Se dovesse il Milan giocarsi fino alla fine due trofei, magari vincerne qualcuno, viversi qualche finale, senza mai mettere in discussione la qualificazione alla prossima Champions League, al netto di tutte le difficoltà avute - anche per demeriti e non solo per sfortuna - che giudizio si darebbe a questa stagione?".


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