15 Marzo 1994, il Cagliari elimina la Juventus dalla Coppa Uefa
Ci sono partite che nella mente, ma soprattutto nel cuore di un tifoso rimangono per sempre. Oggi è il ventesimo anniversario di una di quelle. Quarti di semifinale dell'allora Coppa Uefa, il Cagliari del compianto Bruno Giorgi si reca all'Olimpico di Torino per la gara di ritorno con in tasca il goal di Julio Cesar Dely Valdes realizzato nella partita di andata. Sugli spalti meravigliosa cornice del pubblico sardo con ventimila persone accorse dalla Sardegna e dal resto d'Italia. Gli ordini di scuderia sono tassativi: Baggio dev'essere francobollato da Marco Sanna, mentre Moriero, Oliveira e lo stesso Dely Valdes dovranno essere pronti a sfruttare il contropiede. Napoli su Ravanelli, Villa sul tedesco Moeller ed Herrera su Dino Baggio, le altre direttive. L'arbitro è il polacco (e pure juvnetino) Wojick. La tensione è alle stelle già dai primi minuti. Dino Baggio con una sventola scalda i guanti di Valerio Fiori. Passano alcuni minuti ed un cross del povero Andrea Fortunato viene impattato di testa da Antonio Conte, ma ancora Fiori compie un mezzo miracolo. Il Cagliari è chiuso, ma ci pensa Moriero. Il tornante leccese recupera un pallone e serve Oliveira; scambio di prima delizioso con Dely Valdes e volo verso Peruzzi, ma il controllo ed il tiro del belga sono approssimativi ed il portiere può bloccare. Gli attacchi bianconeri sono veementi ed alla fine riescono a passare in vantaggio con Dino Baggio che corregge in rete un cross di Di Livio e velo di Roberto Baggio. Passano alcuni minuti ed il Cagliari guadagna un calcio di punizione dal vertice destro. Capitan Matteoli pennella al centro dove irrompe Aldo Firicano: pareggio! Il Cagliari si galvanizza e la Juventus si scoraggia. A ridosso della fine del primo tempo ecco l'episodio che costringe alle corde la Vecchia Signora: Kholer scaraventa Firicano a terra in una rissa sedata a fatica dalla terna arbitrale: è rosso per il centrale tedesco. Trapattoni corre ai ripari: Dino Baggio lascia il centrocampo per ricoprire il ruolo di libero, Torricelli è costretto in marcatura su Dely Valdes. L'uomo in più è Matteoli che si libera della marcatura di Conte sulla quale ringhia Pepe Herrera. Durante il riposo Luis Oliveira si avvicina a Giorgi, soddisfatto del pareggio, ma preoccupato di qualcosa. "Mister, il 2-1 lo segnerò io. Lo sento", queste furono le parole dell'angelo nero. Ma ecco che arriva lo show della giacchetta nera di Varsavia. Ravanelli viene lanciato in area da Baggio. Fiori esce ed anticipa l'attaccante Penna Bianca. Incredibile, ma vero, per l'arbitro polacco è calcio di rigore! Batte il Codin Divino, ma la palla sbatte sul palo con Fiori proteso sull'altro lato. Baggio si dispera e la Juventus pure. Cross di Matteoli, tocco di fino di testa di Dely Valdes, Peruzzi scavalcato inesorabilmente. Gran goal? Macchè! Per Wojick è fuorigioco. Rasentato il ridicolo. Il Trap non sa che pesci pigliare e fa entrare Marocchi ed il giovanissimo Del Piero con l'intenzione di irrobustire il centrocampo, ma la partita ormai non ha più storia e Luis Oliveira mantiene la promessa: Dely Valdes scambia con Moriero, lancio perfetto per Oliveira che annichilisce il terzino Porrini e deposita in rete. Sugli spalti esplode la festa, così come in Sardegna e nei circoli sardi dei tanti emigrati. Al fischio finale i giocatori sono impazziti di gioia per un'impresa storica. Il Cagliari, matricola terribile, elimina la Juventus, detentrice della Coppa Uefa. Ricordi meravigliosi che ancor oggi riecheggiano nel cuore di chi li ha vissuti.