Corsera - 103, pareggi da record in Serie A. Fattore X anche in zona retrocessione: gli esempi di Cagliari ed Empoli

Corsera - 103, pareggi da record in Serie A. Fattore X anche in zona retrocessione: gli esempi di Cagliari ed EmpoliTUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 8 maggio 2024, 10:30Rassegna stampa
di Redazione TuttoCagliari

"103 pareggi da record", titola oggi il Corriere della Sera. Equilibrio serie A. Senza vincitori né vinti quasi una partita su tre. È un primato europeo ma il «segno X» non è sinonimo di noia: tutto può succedere.

Nell’ultima giornata di serie A, la 35ª, sono stati ben 7 su 10, dato record. Nella storia del campionato a girone unico, quindi dal 1929, il primato assoluto di 7 pareggi era stato stabilito per la prima volta nell’8ª giornata del torneo 1947-48, vinto dal Grande Torino, per essere poi eguagliato 7 volte, curiosamente sempre nell’era dei tre punti a vittoria: 10ª giornata del 2004- 05, 38ª del 2004-05, 11ª del 2007-08, 24ª del 2008-09, 12ª del 2020-21, 32ª del 2023-24 e 35ª giornata 2023-24. Brera e la gara perfetta Già: nell’ultimo mese il clamoroso 7/10 si è ripetuto ben due volte. La prova statistica di una tendenza evidente, certificata da altri numeri inequivocabili: con 103 pareggi su 349 partite (29,51%), la serie A è di gran lunga il campionato con più segni «X» dell’Europa che conta, davanti a Liga spagnola (27,94%), Ligue1 francese (26,92%), Bundes tedesca (26,74%) e Premier inglese (22,41%).

Equilibrio. Ma anche paura. Per la tensione che cresce, difficile da gestire, nelle partite sempre più da dentro o fuori. Dietro alla riesplosione del segno «X» c’è inevitabilmente anche il fatto che a maggio inoltrato s’intravede la linea del traguardo, con la conseguenza che la testa inizia a contare (e pesare) parecchio. Soprattutto se ci si sta giocando la salvezza. Cagliari-Lecce 1-1 ed Empoli-Frosinone 0-0 dell’ultimo turno sono due esempi chiari: prima di tutto, meglio non perdere. Solo i tre punti ti fanno fare il salto in avanti? Sì, vero, ma ci pensiamo la prossima partita, per ora va bene così. Belle le carte, belle le bocce: ma il calcio è un’altra storia.