RITIRO PEJO - Pavoletti: "Le vicende dell'anno scorso ci hanno rafforzato. Vogliamo migliorarci"

RITIRO PEJO - Pavoletti: "Le vicende dell'anno scorso ci hanno rafforzato. Vogliamo migliorarci"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 15 luglio 2018, 15:05News
di Federico Paparusso
fonte CagliariCalcio

E' Leonardo Pavoletti il primo a parlare nel ritiro a Celledizzo, in Val Di Pejo: “Vogliamo migliorare quanto fatto nella stagione passata e soprattutto conquistare una salvezza anticipata senza patemi. Se sapevo che sarebbe girata bene? Io per carattere sono uno che ci crede sempre, non avevo mai smarrito la fiducia. Le vicende di fine campionato ci hanno rafforzato. Ripartiamo proprio da quelle certezze, dalla compattezza e dall'entusiasmo che si è creato dopo la partita con la Roma, quando la Curva ci chiamò sotto la Curva, tutto lo stadio applaudì, nonostante un risultato negativo”.


Su Maran: “Ha già iniziato a trasmetterci le sue prime idee. Giorno dopo giorno ci offre qualcosa in più per farci apprendere e memorizzare il suo tipo di gioco. Crede molto nel calcio corale: se, ad esempio, arriva la palla in una certa zona di campo, un giocatore deve subito sapere quali movimenti effettuare: questo è importante, nel calcio moderno spesso devi saper muovere la palla in una frazione di secondo per trovare il compagno libero”. 

Sui nuovi: “Srna si è integrato bene, lui così come Castro: è un ottimo ragazzo, spero che ci possa dare una grossa mano. A prescindere dai cross che potrà farmi, ci servono giocatori di personalità ed esperienza. Cerri è un giocatore dal fisico imponente, per la prima volta giocherò con un attaccante che ha queste caratteristiche, non sarà di certo un problema. I giocatori intelligenti si sanno adattare in qualsiasi circostanza per il bene della squadra, sarà il mister poi a decidere come sfruttare al meglio il nostro potenziale, lui sa cosa fare e noi ci mettiamo a disposizione. L'anno scorso ho giocato per la prima volta in un 3-5-2 e mi sono trovato bene. I moduli sono numeri, quel che conta è lo sviluppo del gioco sul campo”.

Futuro a tinte rossoblù: “Cagliari è fatta a misura d'uomo, con un clima fantastico. Il posto ideale per fare crescere una famiglia. Sono stato accolto benissimo da subito, mi sembra di starci da una vita. In Sardegna ho sposato un progetto, voglio rimanere qui e fare bene”. 

Sulla Nazionale: “Non ho smesso di sognare la Nazionale, ma non è nemmeno un pensiero ricorrente. La mia priorità è fare bene col Cagliari, magari arrivare ad aprile con la salvezza già in tasca”.