Francesco Rizzo, il primo rossoblu a vestirsi d'azzurro

Francesco Rizzo, il primo rossoblu a vestirsi d'azzurro
sabato 17 luglio 2021, 22:45Altre notizie
di Giancarlo Cornacchia
"Che fine hanno fatto?"

Il protagonista di oggi si chiama Francesco Rizzo. Chi è costui, si chiederanno la maggior parte dei tifosi rossoblu, perlomeno quelli abbastanza giovani? Ebbene era una mezz'ala sinistra di notevole classe e grande confidenza con il goal. Il presidente Rocca ed il suo fedelissimo collaboratore Arrica lo prelevano nel 1962 dall'Alessandria per tentare una clamorosa promozione in serie A. Sin da subito non tradisce le attese ed insieme ai vari Greatti, Martinadonna, Longo, Greatti, Cappellaro ed il giovanissimo Riva, trascina il Cagliari in massima serie nella stagione 63/64 dopo il secondo posto alle spalle del Varese. È grande protagonista anche delle successive stagioni tant'è vero che il 14 giugno 1966 viene selezionato dal ct Edmondo Fabbri per un'amichevole contro la Bulgaria. Il primo giocatore della storia rossoblu ad aver indossato la maglia azzurra bagna il suo esordio con una doppietta nel 6-1 finale. In seguito gioca anche contro l'Argentina, senza tuttavia trovare la via della rete.

Rimane in Sardegna per altre due stagioni, poi nell'estate 1968 quella vecchia volpe di Andrea Arrica lo cede ai rivali della Fiorentina ottenendo in cambio un certo Ricky Albertosi e Mario Bugnera, futuri protagonisti dello scudetto del 1970. Il buon Francesco lasciò l'isola dopo sei anni, 160 presenze e 31 goal. Qualche mese dopo, durante lo scontro fratricida tra sardi e viola disputato al Comunale di Firenze, commette un fallo in area su Tomasini e provoca il calcio di rigore con la quale Gigi Riva buca le mani di Sarti e regala ai rossoblu una vittoria che si rivelerà decisiva per la corsa al tricolore. Si ritira nel 1979 all'età di 36 anni dopo aver indossato,  tra le altre, anche le maglie di Bologna, Catanzaro e Cesena. Contrariamente alla maggior parte dei suoi colleghi si dedica alla carriera dirigenziale con Fiorentina e Lazio. Ancor oggi ricorda con grandissimo piacere la sua avventura in rossoblu, nonché una tifoseria sempre calda e appassionata.